Sita nell´omonima via a 50 m. dal Castello Pusterla-Melzi, è nota oggi anche col nome di Castello Stroppa.
Villa Sopranzi sorge sulla collina posta immediatamente a sud-est del Castello Pusterla – Melzi, su terreno che originariamente era di proprietà dei Pusterla. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che l’edificio sia stata edificata sulle vestigia di un´altra costruzione della famiglia Pusterla.
Da diverse ricerche, risulta che la villa appartenesse fin dal XVII secolo ai Sopranzi, una famiglia patrizia milanese, che nel 1850 procedette ad una completa ristrutturazione degli ambienti interni e delle facciate affidando i lavori ad un noto architetto del tempo, Giuseppe Jappelli. A seguito di questi lavori, la villa assunse l´aspetto di un castello di stile Neo-Gotico.
In quel periodo vennero realizzate anche le due cappelle recanti gli affreschi della Resurrezione e della Deposizione. Queste furono poste nel punto che all´epoca era l´imboccatura del viale di accesso alla villa ma che oggi é invece diventato l´inizio dell´attuale tracciato di via Sopranzi.
Nel 1863 la villa venne acquistata dal conte Nicola Concina, il quale fece sistemare il vasto parco circostante la villa, inserendovi anche nuove costruzioni.
Nel 1877, la proprietà passò alla famiglia Stroppa che ne rimase in possesso fino al 1930, anno in cui l´edificio ed il parco vennero venduti al Comune di Tradate. Questo l´adibì a parco pubblico in attesa di trovare una destinazione definitiva al prestigioso edificio.
Nel 1942, il castello e l´intero parco vennero requisiti dalle autorità militari di Milano e vennero dati in uso al Terzo Battaglione di Sanità.
Nel ottobre 1943, le autorità militari della Repubblica Sociale misero il castello a disposizione dell´Aeronautica Repubblicana e vi installano una scuola di paracadutismo, il Raggruppamento Arditi paracadutisti ed altri reparti.
Alla fine della II Guerra Mondiale i militari rimasero asserragliati in armi nel castello anche dopo la caduta della Repubblica Sociale Italiana, evacuando l´edificio solo il 28 aprile 1945.
Nel 1949, l´Amministrazione Comunale vendette il parco e la villa alla Congregazione dei Padri Pavoniani che ancora oggi ne é proprietaria.
Negli anni successivi venne realizzato un consistente intervento di recupero delle facciate che, anche se la villa continua ad avere l´aspetto di un castello, ha portato all’eliminazione di gran parte degli elementi Neo-Gotici realizzati da Jappelli. Inoltre molti degli ambienti ottocenteschi hanno perso il loro aspetto originario a seguito delle ultime ristrutturazioni, le quali non hanno tenuto conto delle destinazioni originarie dei locali. Oggi solo pochi elementi di pregio delle decorazioni iniziali sono rimasti a testimoniare l’antico sfarzo dei saloni di rappresentanza.
Anche il parco ha subito dei cambiamenti: il laghetto é stato ricoperto, le serre e la casa del custode sono state abbattute.
Oggi Villa Sopranzi é sede dell´Istituto scolastico privato “Paolo VI” gestito dalla Congregazione dei Padri Pavoniani ed ospita nei suoi locali una scuola primaria di secondo grado (scuola media).