Cos'è
Quello che ci aspettiamo dal miglior Ozpetek, quello che ama le donne e che rappresenta l’umanità
(My Movies)
Fine anni ’70. Alberta e Gabriella Canova sovrintendono una grande sartoria specializzata in costumi per il cinema e il teatro: un microcosmo tutto al femminile del quale fanno parte la capo sarta Nina, che ha un figlio hikikomori ante litteram, la ricamatrice Eleonora, vedova con una nipote ribelle, Beatrice, la tingitrice Carlotta, la modista Paolina con un figlio piccolo che si nasconde nella stanza dei bottoni (quelli per gli abiti, non quelli del Pentagono), le sarte Nicoletta, malmenata picchiata dal marito Bruno, e Fausta, single ironica e “allupata”, più l’ultima arrivata, la giovane stagista Giuseppina. La cuoca del palazzo che ospita la sartoria è l’ex ballerina Silvana che ha una parola di conforto, e un pasto abbondante, per tutti.
Quando la costumista premio Oscar Bianca Vega commissiona alla sartoria Canova i costumi per il suo prossimo film le lavoratrici si buttano a capofitto nell’impresa, avendo cura di non fare mai incontrare la regina del teatro Alida con la nuova promessa del cinema Sofia. Vicino ad Alberta e Gabriella c’è la zia Olga, sorella di una madre scomparsa troppo presto ma ancora ben viva nei cuori delle figlie, come lo è la mamma di Ferzan Ozpetek nel suo.
Venerdì 7 marzo– ore 21.00
Sabato 8 marzo – ore 21.00
Domenica 9 marzo – ore 17.00 e ore 21.00
Mercoledì 12 marzo – ore 21.00
Biglietti:
Intero € 6,00
Ridotto € 5,00
(l’acquisto dei biglietti si effettua prima di accedere alla sala all’inizio della proiezione; non si effettuano prenotazioni di posti e biglietti)