Gli studiosi ci dicono che le prime vestigia dell’antica chiesa di S. Maria in Castello risultano essere antecedenti al castello stesso.
Della chiesa si hanno però notizie certe solo a partire dal 1358, anno in cui Tommaso Pusterla, durante i lavori di costruzione del castello, procedette anche alla ristrutturazione completa dell´edificio religioso preesistente. Della costruzione originaria e dei rimaneggiamenti successivi non é purtroppo rimasto niente: Barbara Melzi, l’ultima erede della famiglia nobiliare che era subentrata alla famiglia Pusterla nel possesso del castello, dovendo procedere ad un consistente intervento di restauro e di recupero della struttura, nel 1879 fece riedificare completamente la chiesa ed il campanile.
Dunque, l´aspetto con cui oggi si presenta la chiesa di S. Maria in Castello é quello che le é stato conferito nell´800: un edificio a navata unica a cui si accede mediante una ripida scalinata.
Al suo interno, la chiesa conserva comunque opere antecedenti la sua ultima riedificazione, la principale delle quali é l´Arca di Tommaso Pusterla.
Il monumento funebre del componente della famiglia Pusterla che a metà mtà del ‘300 edificò il castello adiacente e riedificò la chiesa stessa, é oggi utilizzata come pala dell´altare. L´opera, risalente alla fine del XIV secolo, é stata realizzata in marmo bianco ed é attribuita ai maestri della Scuola Campionese.
Al suo interno, la chiesa conserva comunque opere antecedenti la sua ultima riedificazione, la principale delle quali é l´Arca di Tommaso Pusterla.
Il monumento funebre del componente della famiglia Pusterla che a metà mtà del ‘300 edificò il castello adiacente e riedificò la chiesa stessa, é oggi utilizzata come pala dell´altare. L´opera, risalente alla fine del XIV secolo, é stata realizzata in marmo bianco ed é attribuita ai maestri della Scuola Campionese.