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Biografia di “Dolores Puthod”

Data di pubblicazione:

sabato 13 febbraio, 2021

Tempo di lettura:

11 min

BIOGRAFIA DI DOLORES PUTHOD
Dal catalogo pubblicato da Giorgio Mondadori – Collana Grandi Maestri

Dolorès Puthod nasce a Milano il 24 giugno 1934 da genitori francesi riparati in Italia dalla Spagna, a causa della guerra civile. In seguito il padre verrà internato in vari campi per la  sua avversione al regime e per la sua nazionalità.

 

Nel 1946 si trasferisce a Cannes e durante gli studi al liceo Lys ha modo di incontrare varie volte Picasso nella vicina Valauris; la sua grande vocazione per il disegno e il colore viene rafforzata e confermata tanto da indurla a votare tutta la sua esistenza alla pittura.
Nel 1951, dopo la maturità liceale ottenuta in Francia, torna a Milano dove vive in prima persona lo straordinario connubio tra teatro e pittura Si iscrive, infatti, alla Accademia di Belle Arti di Brera e contemporaneamente entra in scenografia al Teatro alla Scala con Nicola Benois che, colpito dai suoi straordinari disegni, la invita a lavorare con lui ininterrottamente per nove anni.

Nel 1952 collabora alle scenografie di Picasso per il “Cappello a tre punte”, di Savinio per “La vita dell’uomo”, di De Chirico per “Mefistofele” e di molti altri maestri susseguitisi in quegli anni.

Negli anni dal 1956 al 1959 si diploma all’Accademia di Brera con Carpi e Disertori e continua il suo lavoro alla Scala.
Espone i suoi primi dipinti, che hanno per tema il dramma sociale visto anche attraverso le scene della vita quotidiana, ordinati in unapersonale al Circolo francese, Milano (’56). Seguono numerose collettive nazionali durante le quali riceve premi e riconoscimenti: XX Biennale Nazionale d’Arte, Palazzo Esposizioni, Milano (’57); Mostra d’Arte Giovanile, Palazzo delle Esposizioni, Roma (’58); Biennale Nazionale d’Arte, Palazzo della Permanente, Milano (’59). Appaiono le prime recensioni delle sue opere sulle principali testate italiane, firmate, tra gli altri, da Leonardo Borgese, Orio Vergani, Mario De Micheli, Eva Tea.

Nel 1960 tiene una mostra personale al Circolo della Stampa con la presentazione in catalogo del presidente dei giornalisti Ferruccio Lanfranchi.
Ottiene un importante riconoscimento per meriti artistici dal Presidente della Repubblica Francese, René Coty, per un grande dipinto commissionatole dall’ Ambasciata di Francia.

Nei primi anni ’60 dipinge con particolare predilezione nudi femminili e ritratti; si dedica anche allo studio della natura morta, degli interni e delle sue rare vedute cittadine. Partecipa alla Biennale Nazionale d’Arte Palazzo della Permanente, Milano (’61); I Premio Francesco Torri, Palazzo della Permanente, Milano (’61); LXIV Annuale d’Arte; Permanente. Milano (’62); I Mostra Regionale Unione Sindacale Artisti Italiani Belle Arti, Museo della Scienza e della Tecnica, Milano (’62); III Mostra Nazionale Pittura Contemporaneo Chiostro S. Stefano, Marsala (’63); Biennale Nazionale d’Arte, Palazzo della Permanente, Milano (’63); Mostra Nazionale Palazzo Reale, Milano (’64); Biennale Nazionale d’Arte, Palazzo della Permanente, Milano (’65); Mostra d’Arte Contemporanea ispirata alla Resistenza, Palazzo d’Arte Moderna, Milano (’66).

Negli anni 1967-1970 tiene un’importante personale al Teatro Regio di Parma, presentata in catalogo da G. Quintavalle, e partecipa alla I Mostra Triennale d’Arte Contemporanea, Milano. Da questo momento e fino al ’70 si diradano le sue presenze pubbliche per la nascita dei figli Gianluigi (’68) e Paola(’69), mentre prosegue la sua intensa attività pittorica negli studi di Milano e di Bellagio.

Nel 1971 svolge una mostra personale alla Galleria delle Colonne, Milano e partecipa alla Triennale d’Arte Contemporanea, Milano, Lausanne, Sao Paulo do Brazil. Nel biennio 1972-1973 tiene una personale al Circolo Artistico di Arezzo; alla Galleria Le Padovanelle, Padova; alla Galleria Cassiopea, Torino, presentata in catalogo da Albino Galvano. Partecipa alla 11° Biennale d’Arte Europea, Bergamo e alla I Biennale Internazionale d’Arte, Minerbio (Bologna). Nel 1974 partecipa alla mostra Pittori Stranieri a Milano al Museo della Scienza e della Tecnica e tiene personali alle Gallerie Prisma, Verona; La Bacheca, Cagliari; Bistrot des Artistes, Brescia; La Rupinaro, Chiavari.

Nel 1975 tiene una personale alla New York Hilton Gallery (U.S.A.) ed è invitata alla “Bienal Arte del Deporte in las Bellas Artes“,Barcellona (Spagna). Lavora febbrilmente al progetto dei grandi dipinti che celebreranno il Bicentenario del Teatro alla Scala.

Nel 1976 approfondisce lo studio dei costumi teatrali e delle maschere della tradizione popolare che la porterà ad eseguire e a presentare in prima stesura la grande tela “Carnevale all’uscita dalla Scala”.

Nel 1977 tiene una mostra personale alla Madison Gallery, Toronto (Canada). Successivamente espone al Cultural Center “L. da Vinci”, Thunderbay (Canada); Laurentian University, Sudbury (Canada); McMaster University, Hamilton (Canada); Public Library, Niagara Falls (Canada).
Esegue altre cinque grandi tele in vista del Bicentenario scaligero (“Dietro le quinte”, “Sartoria”, “Prove di scena”, “Scenografia”, “Omaggio a Carla Fracci”).

Nel 1978 dopo aver terminato le ultime due grandi tele (“La Cambusa” e “Incontro ideale dei personaggi nei duecento anni alla Scala”), inaugura la grande mostra celebrativa per i 200 anni del Teatro alla Scala, presso il Palazzo del Turismo (ex Arengario) a Milano.
L’esposizione diviene itinerante e sarà richiesta in varie sedi pubbliche prestigiose italiane: Palazzo Ducale, Pesaro; Palazzo della Signoria, Jesi (Ancona); Palazzo Bonaccorsi, Macerata (Pesaro); Teatro Comunale, Cagli (in occasione del centenario); Palazzo della Biennale Cà Giustinian, Venezia.
La mostra sul Bicentenario del Teatro alla Scala viene poi allestista a Philadelphia (U.S.A.) e in Danimarca, presso l’Amstkommune, Aarhus, inaugurata dalla Regina Margrethe II.

Nel frattempo continuano le esposizioni personali delle altre opere: alla Manson Gallery, New Heaven (U.S.A.); a Princeton (U.S.A.) alla Gallery “100”; alla Guelph University (Canada). Espone su invito alla VI Biennale dell’Arte al Dolore Innocente, Palazzo Reale, Milano.

Per rendere omaggio allo spirito ecumenico che animava Paolo VI, riaffermato nel Concilio Vaticano II e nell’Enciclica “Gaudium et Spes”, il Cardinal Sergio Pignedoli le commissiona un grande dipinto ad olio di 4 metri per 3, che raffigura i capi carismatici di tutte le religioni del mondo, riuniti attorno al Pontefice. L’importante opera è permanentemente esposta nella sede del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

Nel 1980 pubblica a favore dell’UNICEF varie opere litografiche raccolte in una preziosa cartella presentata in catalogo da Carlo Bo, Madre Teresa di Calcutta e dal Cardinale Sergio Pignedoli; i testi sono tradotti nelle cinque lingue ufficiali dell’ONU: inglese, francese, cinese, russo, spagnolo.
Nello stesso anno espone in una personale a Palazzo Sormani, invitata dal Comune di Milano e riceve un premio per meriti artistici dal teatroBolshoi di Mosca.

Nel biennio 1981 -1982, in occasione del gemellaggio Napoli-Venezia per la Biennale Teatro realizza una serie di bozzetti e dipinti sullaCommedia dell’Arte. Svolge un’importante esposizione al Palazzo del Broletto di Como, invitata dal Comune.

Nel 1983 è invitata dal Primo Ministro Francese Pierre Mauroy e dalla città di Lille ad esporre alla “Opera du Nord” le sue opere più significative. Il Ministero della Cultura Francese in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura patrocinano una serie di grandi mostre: Teatro “Auditorium Ravel”, Lione (Francia); Palais de Savoy,Aix-les-Bains (Francia); Maison de la Culture, Saint Etienne(Francia); Batie d’Urfé, Feurs (Francia); Théàtre Charles Dullin,Chambery (Francia); Maison de la Culture, Bourges (Francia); Théàtre Colisée, Roubaix (Francia).

Nel biennio 1984 -1985 lavora a innumerevoli dipinti, disegni e sculture sulla Commedia dell’Arte che compongono una corposa esposizione itinerante patrocinata e presentata in anteprima all’Ambasciata Italiana, Parigi (Francia) e per conto del Ministère de la Culture al Conservatoire Superieur d’Art Dramatique, Parigi(Francia), al M.A.L.S. di Sochaux (Francia), all’Auditorium Ravel, Lione(Francia). Parte integrante dell’esposizione è anche uno spettacolo realizzato con Ferruccio Soleri, l’Arlecchino del Piccolo Teatro di Milano, durante il quale, mentre l’attore recita, la Puthod dipinge ininterrottamente su una grande tela i suoi movimenti. Una troupe francese gira un documentario delle sue opere ambientate a Venezia che verri in seguito presentato e distribuito nelle accade mie d’arte drammatica e nelle case della cultura francesi.

Nel 1986, in occasione del 40° Anniversario della Repubblica Italiana, per conto dell’Ambasciata Italiana a Santiago del Cile, Istituto Cileno-Italiano di Cultura, della Corporation Cultural de la Municipalidad, della Universidad Pontificia Catolica de Chile,  inaugura la stagione teatrale con la sua grande esposizione antologica al Teatro Municipal di Santiago del Cile e alla Galleria La Plaza di Santiago che toccherà successivamente in varie manifestazioni le città cilene di Valparaisoper il 450° Anniversario della Città; Vina del Mar su invito del Consolato d’Italia, della Corporacion Cultural de la Municipalidad e della Universidad Catolica de Valparaiso.
E’ nominata Direttrice della Commissione Nazionale per il Centenario di Carracci a Santiago.
La Società Helena Rubinstein richiede a Parigi la sua mostra-spettacolo sulla Commedia dell’Arte.

Nel 1987 è invitata dalla città di Algeri e dalla Ambasciata Italiana ad esporre nel teatro Ibn Kaldoun, in occasione dei festeggiamenti ufficiali per il 25° Anniversario della Repubblica Algerina, la quale acquisisce una sua importante opera che verrà collocata nel Palazzo Presidenziale ad Algeri. La televisione di stato gira un documentario didattico sui suoi dipinti e su un affresco da lei eseguito nell’oasi di Ghardaia nel deserto del Sahara.
La città francese di Roubaix la invita ad esporre nelle sale del Teatro Le Colisée. La Maison de la Culture realizza un film-documentario sulle sue opere riguardante la storia della Commedia dell’Arte. Tiene una mostra con due spettacoli, al Teatro Gérard Philippe di Wasquehal (Francia) il cui Comune le acquista due dipinti di vaste proporzioni.

Nel 1988 in occasione delle “Journées Italiennes de Strasbourg” è invitata, come ospite d’onore, ad esporre contemporaneamente in tre sedi comunali: Palazzo Municipale (Hotel de Ville), Agorà Saint Nicolas, Place Kléber.
Per conto del Ministero dei Beni Culturali espone al Convento S.S. Annunziata, Pontremoli (Massa). Tiene poi una conferenza di pittura e dipinge nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Ancona. Vengono esposte le sue opere nella Biblioteca Comunale di Fivizzano (Massa); la città acquisisce un suo grande dipinto tuttora esposto nella Sala del Consiglio Comunale.

Nel 1989, in occasione del Bicentenario della Rivoluzione Francese (14 luglio 1989) l’Ambasciata Francese e il Ministero della Cultura Francese le commissionano una grande tela celebrativa di circa 11 metri per 3, oltre a numerose sagome in legno dipinte fronte-retro e svariati disegni, che compongono una mostra che viene inaugurata in Italia nel Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco di Milano e in Francia alla Maison de La Culture, a Bourges; la mostra viene poi allestista in varie città d’Europa.

A principio degli anni ’90 Dolorès Puthod vive un periodo di intensissima attività pittorica isolandosi volutamente per approfondire la sua ricerca, limitando al massimo le presenze in pubblico, mentre collabora al progetto della Casa Editoriale Giorgio Mondadori per l’archiviazione e la stesura del primo volume del catalogo generale delle sue opere.

Nel biennio 1994-1995 tiene mostre personali alla Galleria L’Ariete, Bologna; alla Banca Popolare Commercio e Industria (sede di Milano), presso il “Cortile della seta”; nel Principato di Manaco alla Galleria La Cathedrale, Montecarlo; ad Aulla; alla Galleria Sartori, Mantova. Nel 1996 un importante gruppo di collezionisti, cultori ed operatori artistici, fondazioni ed enti pubblici e privati si costituiscono in una fondazione a lei dedicata, che porta il nome di Associazione Europea di Cultura “Dolores Puthod” con sede a Giussano, Milano e corrispondenti a Roma, Lione, Parigi, Bruxelles, Barcellona, New York, San Francisco, dove espone le sue opere.

Nel 1997 espone alcune grandi opere al Teatro alla Scala in occasione del ventennale della morte di Maria Callas ed è scelta come testimonial dal primo Museo virtuale interdisciplinare: Smuseum. E’ invitata “ad honorem” e fuori concorso alla Biennale di Firenze, dove ottiene il “Premio Città di Firenze” alla carriera.
In occasione del “Concerto di Natale” nella sala Nervi le autorità del Vaticano la invitano a realizzare una tavola a colori, conservata anche nel Museo Nazionale di Belle Arti di Malta. Una sua scultura in vetro è esposta perennemente nell’atrio della sala Paolo VI, in Vaticano. Il Rotary Club le conferisce il premio internazionale “Paul Harrys”.

Nel 1998, in occasione del suo cinquantesimo anniversario di pittura espone presso la Banca Popolare Commercio e Industria (sede di Milano) che acquisisce un nutrito numero di opere importanti per la propria collezione. Realizza una mostra antologica presso la città di Brindisi col patrocinio del comune e della Regione Puglia. Espone a Cosenza, col patrocinio del comune e a Trani, col patrocinio della Regione Puglia. In Calabria realizza la mostra antologica al Museo di Rende (Cosenza) e al Museo Civico “Mattia Preti” di Taverna (Catanzaro) dove inaugura il nuovo Museo di Arte Contemporanea. Inaugura il Centro Esposizioni del Parco Nazionale della Calabria, con una collezione di sessanta dipinti recenti. Espone a Fivizzano (Massa) con il patrocinio della Regione Toscana.
Collabora al progetto della Casa Editoriale Giorgio Mondadori per l’archiviazione e la stesura del secondo volume del Catalogo generale delle sue opere.

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Ultimo aggiornamento

13/02/2021