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Lo stemma della città

Data di pubblicazione:

martedì 9 febbraio, 2021

Tempo di lettura:

2 min

Lo stemma araldico della Città di Tradate risulta essere composto, usando la stessa descrizione presente nei documenti conservati nell’archivio storico comunale, “ di uno scudo, ornati accessori ed una corona che sono a dettami della legge Regio Consulta Araldica, 8 maggio 1870.”

Il campo superiore dello scudo è di colore azzurro che, come risulta dall’Archivio Araldico A. Vallardi, indica la fazione guelfa a cui appartenne la Repubblica Milanese, sotto la cui signoria il territorio di Tradate si mantenne fino al succedersi del dominio ducale dei Visconti e degli Sforza. Sull’azzurro spiccano due colline verdi su cui sono poste due piante di vite, fruttate di grappoli di uva nera e tampinate di verde. Questa parte, ripresa dal vecchio stemma araldico del Comune di Abbiate Guazzane, ricorda la zona collinare detta “Vignalunga”, in passato coltivata a viti, che si trova in prossimità del confine con Tradate e che, almeno fino al XIX secolo, produceva un ottimo ed apprezzato vino bianco.

Sotto il campo azzurro che occupa tutta la parte superiore dello scudo, vi è una fascia centrale in colore oro posta orizzontalmente. Essa  reca alle due estremità le lettere “J. T.” espresse in carattere gotico: sono un riferimento al valente scultore tradatese Jacopino da Tradate che nel XV secolo fu, tra le altre cose,  il principale scultore attivo nel cantiere del Duomo di Milano .

Il campo inferiore è invece bipartito: a sinistra, su sfondo rosso (simboleggiante l’incendio del 1510 subito da Tradate adopera del “sacco delle bande svizzere”), c’è lo stemma della famiglia Pusterla (un’aquila nera dal volo abbassato inserita in campo oro) che ebbe in feudo i territorio di Tradate tra XIV e XV secolo; nel campo di destra, troviamo invece su fondo argenteo il “biscione” della famiglia Visconti che ha governato sul ducato di Milano.

 

L’originale stemma del Comune di Tradate era molto simile a questo: prevedeva però nel suo campo superiore, al posto delle colline con le viti, un manipolo di spighe simboleggiante la fertilità del territorio.
Lo stemma del Comune di Abbiate Guazzone era invece bipartito orizzontalmente: nella parte superiore campeggiava, su sfondo bianco, un castello stilizzato (a ricordo dell’antica fortezza sita sul territorio e distrutta nel XI secolo), mentre nella parte inferiore campeggiavano le già descritte collinette con le viti che sono poi state riprese nel nuovo stemma del Comune di Tradate.

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Ultimo aggiornamento

09/02/2021